Nuova Riveduta:

Matteo 20:18

«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; essi lo condanneranno a morte

C.E.I.:

Matteo 20:18

«Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte

Nuova Diodati:

Matteo 20:18

«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato in mano dei capi dei sacerdoti e degli scribi, ed essi lo condanneranno a morte.

Riveduta 2020:

Matteo 20:18

“Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi sacerdoti e degli scribi;

La Parola è Vita:

Matteo 20:18

e disse loro ciò che gli sarebbe accaduto all'arrivo: «Ecco, ora saliamo verso Gerusalemme, là io sarò tradito e consegnato ai primi sacerdoti ed agli altri capi giudei, che mi condanneranno a morte e

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 20:18

Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e il Figliuol dell'uomo sarà dato nelle mani de' capi sacerdoti e degli scribi;

Ricciotti:

Matteo 20:18

«Ecco noi ascendiamo a Gerusalemme e il Figliuol dell'uomo sarà dato in mano dei principi dei Sacerdoti e degli Scribi, ed essi lo condanneranno a morte

Tintori:

Matteo 20:18

Ecco, ascendiamo a Gerusalemme, e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei principi dei sacerdoti, e degli Scribi,

Martini:

Matteo 20:18

Ecco, che andiamo a Gerusalemme, e il Figliuolo dell'uomo sarà dato nelle mani de' principi de' sacerdoti, e degli Scribi, e lo condanneranno a morte:

Diodati:

Matteo 20:18

Ecco, noi saliamo in Gerusalemme, e il Figliuol dell'uomo sarà dato in man dei principali sacerdoti, e degli Scribi, ed essi lo condanneranno a morte.

Commentario abbreviato:

Matteo 20:18

17 Versetti 17-19

Qui Cristo è più particolare di prima nel preannunciare le sue sofferenze. E qui, come in precedenza, aggiunge la menzione della sua risurrezione e della sua gloria a quella della sua morte e delle sue sofferenze, per incoraggiare i suoi discepoli e confortarli. Una visione credente del nostro Redentore, una volta crocifisso e ora glorificato, è utile per umiliare una disposizione orgogliosa e autogiustificante. Quando consideriamo la necessità dell'umiliazione e delle sofferenze del Figlio di Dio per la salvezza dei peccatori in via di estinzione, dobbiamo sicuramente essere consapevoli della gratuità e della ricchezza della grazia divina per la nostra salvezza.

Riferimenti incrociati:

Matteo 20:18

Mat 16:21; 17:22,23; 26:2; Sal 2:1-3; 22:1-31; 69:1-36; Is 53:1-12; Dan 9:24-27; At 2:23; 4:27,28
Mat 26:66; 27:1; Mar 14:64,65; Lu 22:71

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